La Donna vestita di Sole

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La “donna vestita di Sole” di Apocalisse 12 è Maria?

mary-revelationChi è la donna di Apocalisse 12 descritta come vestita di sole? Esistono due possibilità per quanto riguarda l’identità di questa misteriosa donna. Esse sono Maria la madre del Signore Gesù o Israele. La chiesa cattolica pensa che questa donna sia Maria. Hanno quadri e statue di Maria dipinta o scolpita nel suo glorioso splendore con una corona di dodici stelle sul capo, come se fosse una Regina.

E’ questa un’interpretazione accurata di questo capitolo di Apocalisse o una distorsione pericolosa che ha indotto in errore i cattolici spingendoli ad avere fiducia in Maria per la loro salvezza?

Si prega di leggere attentamente Apocalisse 12 dall’inizio alla fine:

Poi un grande segno apparve nel cielo: una donna rivestita del sole, con la luna sotto i piedi e una corona di dodici stelle sul capo. Era incinta, e gridava per le doglie e il travaglio del parto.

Apparve ancora un altro segno nel cielo: ed ecco un gran dragone rosso, che aveva sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi. La sua coda trascinava la terza parte delle stelle del cielo e le scagliò sulla terra. Il dragone si pose davanti alla donna che stava per partorire, per divorarne il figlio, non appena l’avesse partorito. Ed ella partorì un figlio maschio, il quale deve reggere tutte le nazioni con una verga di ferro; e il figlio di lei fu rapito vicino a Dio e al suo trono. Ma la donna fuggì nel deserto, dove ha un luogo preparato da Dio, per esservi nutrita per milleduecentosessanta giorni. E ci fu una battaglia nel cielo: Michele e i suoi angeli combatterono contro il dragone. Il dragone e i suoi angeli combatterono, ma non vinsero, e per loro non ci fu più posto nel cielo.

Il gran dragone, il serpente antico, che è chiamato diavolo e Satana, il seduttore di tutto il mondo, fu gettato giù; fu gettato sulla terra, e con lui furono gettati anche i suoi angeli. Allora udii una gran voce nel cielo, che diceva: «Ora è venuta la salvezza e la potenza, il regno del nostro Dio, e il potere del suo Cristo, perché è stato gettato giù l’accusatore dei nostri fratelli, colui che giorno e notte li accusava davanti al nostro Dio. Ma essi lo hanno vinto per mezzo del sangue dell’Agnello, e con la parola della loro testimonianza; e non hanno amato la loro vita, anzi l’hanno esposta alla morte.
Perciò rallegratevi, o cieli, e voi che abitate in essi! Guai a voi, o terra, o mare! Perché il diavolo è sceso verso di voi con gran furore, sapendo di aver poco tempo».

Quando il dragone si vide precipitato sulla terra, perseguitò la donna che aveva partorito il figlio maschio. Ma alla donna furono date le due ali della grande aquila affinché se ne volasse nel deserto, nel suo luogo, dov’è nutrita per un tempo, dei tempi e la metà di un tempo, lontana dalla presenza del serpente. Il serpente gettò acqua dalla sua bocca, come un fiume, dietro alla donna, per farla travolgere dalla corrente. Ma la terra soccorse la donna: aprì la bocca e inghiottì il fiume che il dragone aveva gettato fuori dalla sua bocca. Allora il dragone s’infuriò contro la donna e andò a far guerra a quelli che restano della discendenza di lei che osservano i comandamenti di Dio e custodiscono la testimonianza di Gesù.

Nel verso 5 apprendiamo che questa donna è associata a Gesù, ma in che modo? Si tratta di una associazione materna con Maria o di una nascita di un popolo? L’unico modo per saperlo è considerare attentamente gli altri dettagli che si trovano in questo stesso capitolo (e altrove nella Scrittura).

Tra tutti i dettagli c’è da menzionare il drago (V.3), che viene poi identificato come il diavolo (V. 9). Il diavolo è preoccupato per il figlio e vuole ucciderlo subito dopo la nascita. Invece di vincere il diavolo in questa lotta, il bambino viene ripreso a Dio e rimesso al suo trono. Il diavolo perseguita così la donna nel deserto dopo aver perso il suo conflitto con l’arcangelo Michele:

Quando il dragone si vide precipitato sulla terra, perseguitò la donna che aveva partorito il figlio maschio. Ma alla donna furono date le due ali della grande aquila affinché se ne volasse nel deserto, nel suo luogo, dov’è nutrita per un tempo, dei tempi e la metà di un tempo, lontana dalla presenza del serpente. (Ap 12:13-14).

Chiaramente la donna è simbolica per e le sono state date ali d’aquila per volare nel deserto e per proteggersi dal diavolo. Domanda: Quando a Maria, la madre di Gesù, spuntano le ali e vola nel deserto per la sua protezione personale? Se la chiesa cattolica interpreta letteralmente Apocalisse 12:1-5 tanto da prendere Maria alla lettera come gloriosa a splendente con la sua corona di dodici stelle sul capo, come se lei fosse la regina, come mai non continua a dare la stessa interpretazione letterale a quel che segue, cioè la sua fuga con le ali d’aquila? Forse è per questo che la Chiesa cattolica si riferisce solo alla prima parte del capitolo Apocalisse 12, ma non alla fine quest’ultimo (versi 13 e 14) che ci fa capire chiaramente come la donna sia simbolica.

D’altra parte, consideriamo invece che la donna sia il simbolo di Israele, possiamo associala con la nazione di Israele in fuga nel deserto per 1.260 giorni per allontanarsi dal diavolo. Bisogna anche rispettare l’interpretazione simbolica di una corona di dodici stelle sul capo, cioè le 12 tribù d’Israele!

Egli (Giuseppe) fece ancora un altro sogno e lo raccontò ai suoi fratelli, dicendo: «Ho fatto un altro sogno! Il sole, la luna e undici stelle si inchinavano davanti a me». Egli lo raccontò a suo padre e ai suoi fratelli; suo padre lo sgridò e gli disse: «Che significa questo sogno che hai fatto? Dovremo dunque io, tua madre e i tuoi fratelli venire a inchinarci fino a terra davanti a te?»(Gen 37:9-10)

Il dodici stelle sono le dodici tribù d’Israele. Vedi anche Gen 49:1-28.

Chi è la prole?

La prole della donna sono coloro che obbediscono ai comandamenti di Dio e portano la testimonianza di Gesù, come indicato in Apocalisse 12:17. Se Israele è la donna di Apocalisse 12, i figli sono santi descritti come coloro che obbediscono ai comandamenti di Dio. Questo è possibile perché il cristianesimo ha le sue radici nel giudaismo, con il Messia e tutti gli apostoli ebrei e cristiani, sono tutti figli della stessa promessa, e sono considerati discendenza di Abramo:

Se siete di Cristo, siete dunque discendenza d’Abraamo, eredi secondo la promessa. (Gal 3:29)

Io, Gesù, ho mandato il mio angelo per attestarvi queste cose in seno alle chiese. Io sono la radice e la discendenza di Davide, la lucente stella del mattino». (Ap 22:16)

… cioè gli Israeliti, ai quali appartengono l’adozione, la gloria, i patti, la legislazione, il servizio sacro e le promesse; ai quali appartengono i padri e dai quali proviene, secondo la carne, il Cristo, che è sopra tutte le cose Dio benedetto in eterno. Amen! Però non è che la parola di Dio sia caduta a terra; infatti non tutti i discendenti d’Israele sono Israele; né per il fatto di essere stirpe d’Abraamo, sono tutti figli d’Abraamo; anzi: «E’ in Isacco che ti sarà riconosciuta una discendenza». Cioè, non i figli della carne sono figli di Dio; ma i figli della promessa sono considerati come discendenza. (Rm 9:4-8)

Oltre a tutto questo, l’unica volta che abbiamo effettivamente letto di un regina nel libro della Rivelazione è in Apocalisse 18:07:

Datele tormento e afflizione nella stessa misura in cui ha glorificato sé stessa e viss
uto nel lusso. Poiché dice in cuor suo: “Io sono regina, non sono vedova e non vedrò mai lutto”.

Il contesto di questo versetto è Babilonia la grande, che viene distrutta nel giro di un’ora! Quindi, Maria non è mai mostrata nelle Scritture come la regina del cielo, esaltata dal cattolicesimo.

L’interpretazione di Apocalisse della donna che simboleggia il popolo di Dio, l’abbiamo anche in Genesi 3:15 (“Io porrò inimicizia tra te e la donna”) dove la donna non è Maria o Eva, bensì la chiesa di Dio, il popolo di Dio. La figura della donna (la chiesa) come sposa di Cristo è presente nella Bibbia dalla Genesi ad Apocalisse. Non si può dare nessuna altra interpretazione logica a questi versi, se non si vuole cadere in contraddizione con tutto il resto della Scrittura e con i comandamenti di Dio.

La “donna vestita di Sole” di Apocalisse 12 è Maria?

Chi è la donna di Apocalisse 12 descritta come vestita di sole? Esistono due possibilità per quanto riguarda l’identità di questa misteriosa donna. Esse sono Maria la madre del Signore Gesù o Israele. La chiesa cattolica pensa che questa donna sia Maria. Hanno quadri e statue di Maria dipinta o scolpita nel suo glorioso splendore con una corona di dodici stelle sul capo, come se fosse una Regina.

E’ questa un’interpretazione accurata di questo capitolo di Apocalisse o una distorsione pericolosa che ha indotto in errore i cattolici spingendoli ad avere fiducia in Maria per la loro salvezza?

Si prega di leggere attentamente Apocalisse 12 dall’inizio alla fine:

Poi un grande segno apparve nel cielo: una donna rivestita del sole, con la luna sotto i piedi e una corona di dodici stelle sul capo. Era incinta, e gridava per le doglie e il travaglio del parto.

Apparve ancora un altro segno nel cielo: ed ecco un gran dragone rosso, che aveva sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi. La sua coda trascinava la terza parte delle stelle del cielo e le scagliò sulla terra. Il dragone si pose davanti alla donna che stava per partorire, per divorarne il figlio, non appena l’avesse partorito. Ed ella partorì un figlio maschio, il quale deve reggere tutte le nazioni con una verga di ferro; e il figlio di lei fu rapito vicino a Dio e al suo trono. Ma la donna fuggì nel deserto, dove ha un luogo preparato da Dio, per esservi nutrita per milleduecentosessanta giorni. E ci fu una battaglia nel cielo: Michele e i suoi angeli combatterono contro il dragone. Il dragone e i suoi angeli combatterono, ma non vinsero, e per loro non ci fu più posto nel cielo.

Il gran dragone, il serpente antico, che è chiamato diavolo e Satana, il seduttore di tutto il mondo, fu gettato giù; fu gettato sulla terra, e con lui furono gettati anche i suoi angeli. Allora udii una gran voce nel cielo, che diceva: «Ora è venuta la salvezza e la potenza, il regno del nostro Dio, e il potere del suo Cristo, perché è stato gettato giù l’accusatore dei nostri fratelli, colui che giorno e notte li accusava davanti al nostro Dio. Ma essi lo hanno vinto per mezzo del sangue dell’Agnello, e con la parola della loro testimonianza; e non hanno amato la loro vita, anzi l’hanno esposta alla morte.
Perciò rallegratevi, o cieli, e voi che abitate in essi! Guai a voi, o terra, o mare! Perché il diavolo è sceso verso di voi con gran furore, sapendo di aver poco tempo».

Quando il dragone si vide precipitato sulla terra, perseguitò la donna che aveva partorito il figlio maschio. Ma alla donna furono date le due ali della grande aquila affinché se ne volasse nel deserto, nel suo luogo, dov’è nutrita per un tempo, dei tempi e la metà di un tempo, lontana dalla presenza del serpente. Il serpente gettò acqua dalla sua bocca, come un fiume, dietro alla donna, per farla travolgere dalla corrente. Ma la terra soccorse la donna: aprì la bocca e inghiottì il fiume che il dragone aveva gettato fuori dalla sua bocca. Allora il dragone s’infuriò contro la donna e andò a far guerra a quelli che restano della discendenza di lei che osservano i comandamenti di Dio e custodiscono la testimonianza di Gesù.

Nel verso 5 apprendiamo che questa donna è associata a Gesù, ma in che modo? Si tratta di una associazione materna con Maria o di una nascita di un popolo? L’unico modo per saperlo è considerare attentamente gli altri dettagli che si trovano in questo stesso capitolo (e altrove nella Scrittura).

Tra tutti i dettagli c’è da menzionare il drago (V.3), che viene poi identificato come il diavolo (V. 9). Il diavolo è preoccupato per il figlio e vuole ucciderlo subito dopo la nascita. Invece di vincere il diavolo in questa lotta, il bambino viene ripreso a Dio e rimesso al suo trono. Il diavolo perseguita così la donna nel deserto dopo aver perso il suo conflitto con l’arcangelo Michele:

Quando il dragone si vide precipitato sulla terra, perseguitò la donna che aveva partorito il figlio maschio. Ma alla donna furono date le due ali della grande aquila affinché se ne volasse nel deserto, nel suo luogo, dov’è nutrita per un tempo, dei tempi e la metà di un tempo, lontana dalla presenza del serpente. (Ap 12:13-14).

Chiaramente la donna è simbolica per e le sono state date ali d’aquila per volare nel deserto e per proteggersi dal diavolo. Domanda: Quando a Maria, la madre di Gesù, spuntano le ali e vola nel deserto per la sua protezione personale? Se la chiesa cattolica interpreta letteralmente Apocalisse 12:1-5 tanto da prendere Maria alla lettera come gloriosa a splendente con la sua corona di dodici stelle sul capo, come se lei fosse la regina, come mai non continua a dare la stessa interpretazione letterale a quel che segue, cioè la sua fuga con le ali d’aquila? Forse è per questo che la Chiesa cattolica si riferisce solo alla prima parte del capitolo Apocalisse 12, ma non alla fine quest’ultimo (versi 13 e 14) che ci fa capire chiaramente come la donna sia simbolica.

D’altra parte, consideriamo invece che la donna sia il simbolo di Israele, possiamo associala con la nazione di Israele in fuga nel deserto per 1.260 giorni per allontanarsi dal diavolo. Bisogna anche rispettare l’interpretazione simbolica di una corona di dodici stelle sul capo, cioè le 12 tribù d’Israele!

Egli (Giuseppe) fece ancora un altro sogno e lo raccontò ai suoi fratelli, dicendo: «Ho fatto un altro sogno! Il sole, la luna e undici stelle si inchinavano davanti a me». Egli lo raccontò a suo padre e ai suoi fratelli; suo padre lo sgridò e gli disse: «Che significa questo sogno che hai fatto? Dovremo dunque io, tua madre e i tuoi fratelli venire a inchinarci fino a terra davanti a te?»(Gen 37:9-10)

Il dodici stelle sono le dodici tribù d’Israele. Vedi anche Gen 49:1-28.

Chi è la prole?

La prole della donna sono coloro che obbediscono ai comandamenti di Dio e portano la testimonianza di Gesù, come indicato in Apocalisse 12:17. Se Israele è la donna di Apocalisse 12, i figli sono santi descritti come coloro che obbediscono ai comandamenti di Dio. Questo è possibile perché il cristianesimo ha le sue radici nel giudaismo, con il Messia e tutti gli apostoli ebrei e cristiani, sono tutti figli della stessa promessa, e sono considerati discendenza di Abramo:

Se siete di Cristo, siete dunque discendenza d’Abraamo, eredi secondo la promessa. (Gal 3:29)

Io, Gesù, ho mandato il mio angelo per attestarvi queste cose in seno alle chiese. Io sono la radice e la discendenza di Davide, la lucente stella del mattino». (Ap 22:16)

… cioè gli Israeliti, ai quali appartengono l’adozione, la gloria, i patti, la legislazione, il servizio sacro e le promesse; ai quali appartengono i padri e dai quali proviene, secondo la carne, il Cristo, che è sopra tutte le cose Dio benedetto in eterno. Amen! Però non è che la parola di Dio sia caduta a terra; infatti non tutti i discendenti d’Israele sono Israele; né per il fatto di essere stirpe d’Abraamo, sono tutti figli d’Abraamo; anzi: «E’ in Isacco che ti sarà riconosciuta una discendenza». Cioè, non i figli della carne sono figli di Dio; ma i figli della promessa sono considerati come discendenza. (Rm 9:4-8)

Oltre a tutto questo, l’unica volta che abbiamo effettivamente letto di un regina nel libro della Rivelazione è in Apocalisse 18:07:

Datele tormento e afflizione nella stessa misura in cui ha glorificato sé stessa e vissuto nel lusso. Poiché dice in cuor suo: “Io sono regina, non sono vedova e non vedrò mai lutto”.

Il contesto di questo versetto è Babilonia la grande, che viene distrutta nel giro di un’ora! Quindi, Maria non è mai mostrata nelle Scritture come la regina del cielo, esaltata dal cattolicesimo.

L’interpretazione di Apocalisse della donna che simboleggia il popolo di Dio, l’abbiamo anche in Genesi 3:15 (“Io porrò inimicizia tra te e la donna”) dove la donna non è Maria o Eva, bensì la chiesa di Dio, il popolo di Dio. La figura della donna (la chiesa) come sposa di Cristo è presente nella Bibbia dalla Genesi ad Apocalisse. Non si può dare nessuna altra interpretazione logica a questi versi, se non si vuole cadere in contraddizione con tutto il resto della Scrittura e con i comandamenti di Dio.

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Non ci sono commenti
  1. alex333al dice

    hai una visione alquanto distorta delle S.Scritture e dai interpretazioni fantasiose che non hanno nessun senso teologico concreto. Gi

  2. alex333al dice

    per tutti un errore

  3. ChristianFaith dice

    Tu forse non hai capito che sono stanco di rispondere alle solite obiezioni, in questo sito ci sono 500 commenti, sempre le stesse cose. Questo sito è mio ed esprimo il mio punto di vista, che non deve essere accettato da tutti, ma rimane pur sempre il mio, e ho il sacrosanto diritto di aprire un sito critico sulle apparizioni. Chi non si trova d’accordo con niente di quel che scrivo puo benissimo andare altrove. Le critiche sono ben accette purchè costruttive, ma qui si fanno solo polemiche e ripetizioni. Questo sito ormai è saturo degli stessi inutili com,menti, quindi probabilmente li chiuderò, pur continuando a scrivere. Questo sito verrà risistemato a breve e migliorato nella parte tecnica, grafica e di contenuto. Se vuoi cancellarti non devo farlo io, devi farlo tu su Intensedebate , la community dove ti sei iscritto.

  4. Mauro dice

    Per capire chi

    1. ChristianFaith dice

      Grazie per questa fantasiosa interpretazione. In ogni modo questa donna

    2. ChristianFaith dice

      Maria dopo la nascita di Ges

  5. Mauroser dice

    1 – io ho sostenuto che la donna vestita di sole

  6. ChristianFaith dice

    Scusa Ges

  7. ChristianFaith dice

    Inoltre anche i primi padri della chiesa erano per il sola scrittura e contro le dottrine umane aggiunte:

    Giustino Martire (morto nell'anno 165 dopo Cristo) disse:

    'Non abbiamo alcun comandamento di Cristo che ci faccia obbligo di credere alle tradizioni e alle dottrine umane, ma soltanto a quelle che i beati profeti hanno promulgate e che Cristo stesso ha insegnate, ed io ho cura di riferire ogni cosa alle Scritture e chiedere ad esse i miei argomenti e le mie dimostrazioni' (Giustino Martire, Dialogo con Trifone);

    Basilio (330-379 d.C.) disse:

    'Rigettare alcuna cosa che si trova nelle Scritture, o ricevere alcune cose che non sono scritte,

  8. Mauroser dice

    Caro ChristianFaith,
    certo il popolo di Dio rispetta i comandamenti. Ma il punto fondamentale

  9. Mauroser dice

    La Scrittura insegna che essa stessa

  10. Mauroser dice

    Inoltre occorre distinguere le tradizioni umane (da non seguire) dalla tradizione apostolica (da conservare).
    Le tradizioni rigettate dai padri sono quelle umane sostenute dagli eretici.
    La tradizione apostolica invece tramanda gli insegnamenti di Ges

  11. ChristianFaith dice

    Non dice chiaramente un bel niente! Parla di una donna, e se tu hai un po' di conoscenza biblica e metodo di studio, sai che l'Apocalisse

  12. ChristianFaith dice

    Certo che sta parlando dell'Antico Testamento, il Nuovo non era ancora stato scritto!!!! Ma il nuovo lo abbiamo ora ed

  13. Mauroser dice

    Certo la donna pu

  14. ChristianFaith dice

    Guarda, forse non hai capito: i fedeli non hanno bisogni di dimostrare razionalmente che la Scrittura

  15. Mauroser dice

    Grazie per l'accurata spiegazione. P.S. non sono cattolico e il vaticano non mi sta simpatico. Non sapevo che accettavate l'insegnamento dei primi padri fino al concilio di Efeso escluso.

    1. ChristianFaith dice

      Certo che s

    2. ChristianFaith dice

      Scusa, se non sei cattolico allora, posso sapere che sei?

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