Pecca di più un cattolico d’idolatria o un protestante di giudizio verso un cattolico?
Giudicare lo fanno entrambi l’uno verso l’altro. Non dipende dall’appartenenza ad una confessione, ma dal carattere del singolo credente. Tante volte, la maggior parte, è intolleranza e anche maleducazione. Poi è vero, nel mondo protestante ci sono tanti che credono di essere migliori e passano la vita a predicare, a giudicare il prossimo, e come opere, zero! Non hanno carità e parlano solo bla bla bla. Ma quello che fa un protestante con un cattolico lo fa anche il cattolico col protestante quando lo critica per non appartenere alla vera e unica chiesa che dà la salvezza. Il cattolico si ritiene superiore. Inoltre i cattolici accusano i protestanti di non amare la madre di Gesù, Maria, e questo non è assolutamente vero. Li accusano di essere privi di carità. Mentre i protestanti rispettano solo il secondo comandamento, non si inginocchiamo davanti alle statue, non pregano altri che non siano Dio. Il peccato di idolatria è un peccato gravissimo, Dio ne parla in tutta la Scrittura, e poi è anche il secondo comandamento. Quello di giudicare, se si dice il vero, non è più giudicare. La Bibbia dice anche:
Esponendo queste cose ai fratelli, tu sarai un buon servitore di Cristo Gesù, nutrito con le parole della fede e della buona dottrina che hai imparata. 1Timoteo 4:6
E ci esorta a predicare contro le falsità:
Ti scongiuro, davanti a Dio e a Cristo Gesù che deve giudicare i vivi e i morti, per la sua apparizione e il suo regno: predica la parola, insisti in ogni occasione favorevole e sfavorevole, convinci, rimprovera, esorta con ogni tipo di insegnamento e pazienza. Infatti verrà il tempo che non sopporteranno più la sana dottrina, ma, per prurito di udire, si cercheranno maestri in gran numero secondo le proprie voglie, e distoglieranno le orecchie dalla verità e si volgeranno alle favole. Ma tu sii vigilante in ogni cosa, sopporta le sofferenze, svolgi il compito di evangelista, adempi fedelmente il tuo servizio. 2Timoteo 4:1-5
Giudicare nella Bibbia, non è giudicare per quanto riguarda le dottrine, che sono quelle, ma intende a livello morale, di non giudicare moralmente il nostro prossimo perchè tutti siamo peccatori. Quindi nè un cattolico nè un protestante può giudicare moralmente l’altro, prima dovrebbe “togliersi la trave dall’occhio”! E invece è proprio il cattolico che giudica moralmente. L’ecclesiastico si mette al posto di Dio, crede di conoscere i cuori delle persone, detta legge dicendo chi può prendere la comunione e chi no, giudica moralmente il popolo! E questo spetta a Dio, l’unico che può vedere realmente com’è e come si comporta una persona. Nessun uomo può giudicare moralmente un altro. Mentre predicare le giuste dottrine, rimproverare altri di idolatria per amore di Dio, NON è giudicare.