I cristiani possono festeggiare il Natale, il capodanno e i compleanni? Ci sono collegamenti con il paganesimo? Che cosa intendeva veramente Paolo quando disse di non osservare particolari giorni, settimane, mesi o anni?
Voi osservate giorni, mesi, stagioni e anni! Io temo di essermi affaticato invano per voi. Siate come sono io, fratelli, ve ne prego, perché anch’io sono come voi. (Galati 4:10-12)
Paolo stava istruendo i Galati a non prendere parte a false pratiche religiose. Ma siccome lui non identificò queste pratiche in particolare, sembra logico concludere che stava parlando del calendario ebraico. Dopo tutto, i Galati non risulta che siano stati idolatri, ma giudaizzanti – cioè che cercavano di perseguire la giustizia e la salvezza per le opere della Legge (Gal 1,6-7; 2:4,14-16,21; 03:01 -14; 4:21-26, 5:1-4). Se i Galati fossero stati coinvolti veramente in pratiche idolatriche con falsi dei, Paolo avrebbe certamente affrontato la questione direttamente e con forza, come ha sempre fatto in questi casi. Ma dal momento che egli non l’ha fatto, sembra giusto e corretto ritenere che il Galati seguissero il calendario religioso ebraico, come se, facendo parte della legge, era un mezzo per la giustizia e la salvezza. Questo sembra anche essere stato il caso di Colossesi 2:16, che menziona esplicitamente i sabati. Paolo non sembra aver contestato il rispetto del calendario ebraico, quando le sue date sono state osservate correttamente come eventi, ma non per la salvezza (Atti 20:16;. 1 Cor 9:20). Ciò vuol dire che si possono rispettare le feste se si vuole ma non bisogna credere che questo sia un mezzo di grazia e salvezza.
Natale, Capodanno, i compleanni fanno parte del calendario ebraico, ma l’insegnamento di Paolo non riguarda queste feste. Non c’è niente di particolarmente pagano in queste celebrazioni. In origine, alcune pratiche, come gli alberi di Natale, potrebbero aver avuto connotazioni pagane. Alcuni sostengono, ad esempio, che gli alberi di Natale furono inizialmente inseriti nelle celebrazioni natalizie dopo una concessione fatta dalla chiesa medievale ai pagani convertiti al cristianesimo in Europa. Si sostiene che i pagani avessero la loro festa invernale e che questa coinvolgesse gli alberi (per esempio, gli alberi erano sacri per i druidi). Tuttavia c’è poco a sostegno di questo tipo di teorie. In ogni caso, gli alberi di Natale non hanno connotazioni pagane – sono semplicemente divertenti decorazioni fatte dalle persone per il periodo di Natale.
Natale in sé, naturalmente, è la celebrazione del compleanno di Cristo (anche se non sappiamo in quale giorno il Cristo sia nato), e questo ovviamente non ha alcuna connotazione intrinseca pagana. Si tratta di una celebrazione della vita di Cristo, del dono di Dio del Salvatore del mondo. Feste e celebrazioni per ringraziare Dio per i suoi doni speciali e la provvidenza non sono solo biblicamente accettabili, ma erano in realtà celebrati nell’Antico Testamento (Esodo 23:14-16). Alcuni sostengono che la coincidenza della data del Natale con la festa pagana del solstizio d’inverno getta una cattiva luce sul Natale, ma in realtà nessuna festa pagana può contaminare questa data che vuole semplicemente celebrare un evento cristiano, il più importante insieme alla Pasqua della resurrezione. Non importa la data, ma quel che si celebra.
Capodanno non è particolarmente cristiano, ma non è neppure pagano. E’ semplicemente la celebrazione della fine di un vecchio anno e l’alba di un nuovo anno. Dove sarebbe il male? I compleanni, stessa cosa, sono semplicemente volti a gioire per il compimento di un altro nostro anno di vita e l’inizio di uno nuovo. Non esiste nessuna connotazione pagana mai associata con i compleanni. Anche se da qualche parte esce fuori che i pagani festeggiavano i compleanni ciò non vuol dire che queste celebrazioni siano antibibliche se la Scrittura non le vieta.
I cristiani possono fare l’albero di Natale e il presepe?
Certamente, come spiegato sopra, l’albero di Natale di per sé non è pagano, non c’è nulla di pagano nel mettere le palline e le luci sull’albero, finto o vero che sia (vi consiglio quello finto per una questione ecologica). Vogliamo forse togliere questa gioia ai nostri bambini? Diventiamo forse pagani per “due palline” appese ad un albero? Facciamo come i testimoni di Geova che, oltre a questo, non permettono di festeggiare nemmeno compleanni? Perché riflettiamo, anche fare una torta decorata potrebbe sembrare pagano per quelli che hanno il paganesimo in mente 24 ore su 24 e tanta voglia di criticare e additare gli altri come “pagani”. L’idolatria è nel cuore delle persone, non nelle palline dell’albero e nelle luci. Fare l’albero di Natale ha più gioie che non. Le decorazioni non sono anticristiane!
E il presepe? Ecco il punto dolente degli evangelici: siccome il secondo comandamento vieta l’uso delle immagini allora la rappresentazione della natività è pagana.
Punto primo il secondo comandamento dà il divieto:
Esodo 20:4 Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra.
Ma poi spiega anche il perché:
Deuteronomio 5:9 Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché io, il SIGNORE, il tuo Dio, sono un Dio geloso; punisco l’iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano.
E qui spiega ancora più esplicitamente (usa affinché) che il motivo per cui non dobbiamo farci immagini è perché poi ci sentiamo costretti ad offrire loro un culto:
Siccome non vedeste nessuna figura il giorno che il SIGNORE vi parlò in Oreb dal fuoco, badate bene a voi stessi, affinché non vi corrompiate e non vi facciate qualche scultura, la rappresentazione di qualche idolo, la figura di un uomo o di una donna, la figura di uno degli animali della terra, la figura di un uccello che vola nei cieli, la figura di una bestia che striscia sul suolo, la figura di un pesce che vive nelle acque sotto la terra; e anche affinché, alzando gli occhi al cielo e vedendo il sole, la luna, le stelle, tutto l’esercito celeste, tu non ti senta attratto a prostrarti davanti a quelle cose e a offrire loro un culto, perché quelle sono le cose che il SIGNORE, il tuo Dio, ha lasciato per tutti i popoli che sono sotto tutti i cieli. (Deuteronomio 4:15-19)
La motivazione per cui non dobbiamo costruire immagini è perché non ci venga poi la voglia di inginocchiarci davanti a loro, servirli, rendere omaggio, venerare, ecc. Ecco il comandamento! Questo non significa che non possiamo avere immagini, non possiamo averle solo se le rendiamo sacre, ma possiamo avere tutte le immagini rappresentative che vogliamo. Crediamo forse che gli Ebrei, che rispettano la legge più di tutti, non facciamo mai disegni o dipinti? Anche loro li fanno.
Secondo, la rappresentazione della natività ha anche uno scopo didattico, oltre che decorare la casa. Pensiamo ai bambini, loro apprendono per immagini (ma anche noi adulti): il presepe non può che far loro bene e possono imparare la storia di Gesù. Stessa cosa dicasi per le Bibbie illustrate per i bambini, i disegni, l’arte sacra, ecc. Vogliamo distruggere la pietà di Michelangelo? O tutti i quadri e le opere d’arte che hanno come oggetto il Cristianesimo? Cosa avrebbe di diverso il presepe? Il problema è che molti evangelici ce l’hanno a morte con i cattolici e fanno risalire il presepe alla tradizione cattolica, cosa che ovviamente è, ma non è detto che sia tutto negativo ciò che viene dal cattolicesimo. Le icone sono utili. Poi adorare la statuetta, baciarla, è altra cosa, e questo accade in ambito cattolico purtroppo. Ecco perchè si consiglia di non avere icone in giro per casa. Ma un cristiano non deve temere, deve sapere cosa è giusto e sbagliato, senza temere di cadere nell’idolatria, perchè se si comporta così vuol dire che non è sicuro della propria fede e di Gesù. Noi possiamo prendere il bene da ogni parte, tenendo solo il bene e lasciando da parte il male.
E la rappresentazione di Gesù? Gesù è Dio e Dio non si rappresenta. Certo Dio non si rappresenta, ma Dio si è anche mostrato agli uomini più di 2000 anni fa, ha scelto di scendere in mezzo agli uomini e ha preso la forma fisica di Gesù Cristo Uomo. Tanti l’hanno visto, per cui non può essere sbagliato rappresentare Gesù graficamente.
La cosa importante da ricordare è che nessuna celebrazione deve coinvolgere elementi antibiblici e anticristiani. Quando le celebrazioni hanno elementi che vanno contro la Scrittura, sono sbagliate e non dobbiamo seguirle. Prendiamo ad esempio la festa di Halloween, palesemente pagana, o quella dell’Immacolata Concezione, della dea, dove viene venerata la sua statua e reso un culto. Ma quando i cristiani non vanno contro la Parola di Dio, sono liberi di festeggiare.
Ecco cosa dice la Confessione di fede Elvetica del 1566, catechismo a cui fanno fede i protestanti storici (cap. XXIV)
Feste di Cristo e dei santi. Inoltre, approviamo ben volentieri che le chiese celebrino religiosamente, con timor di Dio e rispetto, la memoria della natività del Signore, della sua circoncisione, passione e risurrezione, come pure della sua ascensione e dell’invio dello Spirito Santo agli apostoli. Ma non approviamo affatto le feste istituite in onore degli uomini e dei santi. Senza dubbio, le feste appartengono alla prima Tavola della legge e devono essere celebrate unicamente in onore di Dio. Le feste istituite in onore dei santi e da noi abolite presentano anche diverse cose assurde, inutili e non tollerabili. Tuttavia, confessiamo che non è senza frutto che, a tempo e a luogo, viene raccomandata al popolo, nelle prediche e nei pubblici sermoni, la memoria dei santi e che viene proposto all’imitazione il loro esempio.
Cosa rispondiamo a chi ci accusa di aderire ad una festività pagana?
- “Io festeggio la nascita di Gesù Cristo, gli altri non mi interessa”
- “Io ricordo Gesù ogni giorno dell’anno ma durante il Natale ho un’occasione in più per evangelizzare e per parlare del mio Salvatore agli increduli”
- “Durante il periodo natalizio rivedo parenti che non vedo in tutto il lungo periodo dell’anno”
- “Non c’è un solo passo della Scrittura che vieti di festeggiare la nascita di Gesù, nonostante non conosciamo la data esatta”
- “Il compleanno del faraone era la celebrazione di un uomo pagano, non di Gesù. E in ogni modo se non festeggio Gesù non devo festeggiare nemmeno il mio compleanno per essere coerente”
- “Il fatto di non conoscere la data della sua nascita non significa assolutamente nulla. E’ come se prendessimo un bambino del Terzo Mondo di cui non conosciamo la data di nascita e lo adottassimo e non potessimo festeggiare il suo compleanno per questo motivo”
- “Il Natale è anche un’occasione per far capire ai bambini chi è Gesù e cosa ha fatto per noi, e il presepe è un divetimento didattico per loro”.
- “Non mi puoi giudicare per il fatto di voler passare le festività in famiglia, pregare, addobbare casa e albero con luci. Il tuo non volerlo fare non ti rende migliore di me, non ti rende un migliore cristiano o con più fede e non ti autorizza a giudicarmi, come io non lo faccio con te”.
E in più, cosa dice la Scrittura a riguardo?
Uno stima un giorno più di un altro; l’altro stima tutti i giorni uguali; sia ciascuno pienamente convinto nella propria mente. Chi ha riguardo al giorno, lo fa per il Signore; e chi mangia di tutto, lo fa per il Signore, poiché ringrazia Dio; e chi non mangia di tutto fa così per il Signore, e ringrazia Dio. (Romani 14:5-6)
Discutere per queste stupidaggini vuol dire andare contro la volontà di Dio, che ci autorizza a voler ritenere un giorno più importante di altri o i giorni tutti uguali, in base al nostro modo di voler vivere e pensare! E in più rendiamo cattiva testimonianza e facciamo dispiacere il Creatore per delle dispute inutili.
Una cosa importante è però, lo spirito natalizio: non bisogna eccedere con il consumismo, le spese (tutto questo poi diventa paganoi), ma bisogna rimanere sobri, come tutti i cristiani dovrebbero essere, riunirsi in famiglia, andare in chiesa, pregare per i meno fortunati (cosa che dovremmo fare ogni giorno dell’anno), fare beneficienza e aiutare gli altri. Ricordare quello che Gesù ha fatto nella nostra vita quando ci ha salvati, magari seguendo le note della famosa canzone gospel Oh Happy Day, che tanti usano per il capodanno ignorandone il significato, ma che è in realtà una canzone su Gesù “Oh happy day… when Jesus washed my sins away” (O giorno felice quando Gesù lavò via i miei peccati). Ben vengano anche le canzoni natalizie!
il vero errore è quello che fanno in tanti (non accuso nessuno in particolare, parlo solo dell’atteggiamento generale che tutti possiamo vedere intorno a noi) e cioè, magari essendo pure atei, agnostici o cattolici non osservanti (i quali ai giorni nostri vivono praticamente da atei)fanno del Natale un’occasione per abbuffarsi fino a scoppiare (una compagna di scuola, per nulla credente, una volta mi disse che aspettava il Natale solo per la grande mangiata!). ora il fatto che a tanti piaccia comportarsi così non trasforma di certo il Natale in una festa pagana, è il loro comportamento a essere pagano! la cosa giusta sarebbe non quella di snaturare il Natale o per un credente ritenerlo una festa pagana per questo motivo. poichè sono gli atei che lo vogliono snaturare rendendolo una festa pagana, non trovo bello non festeggiarlo per adeguarci a loro, sono loro che farebbero bene ad adeguarsi, che se vogliono una festa mangereccia non prendano il Natale come scusa, ma si trovino loro un altro giorno per farlo. quanto agli scrupoli di chi teme per la coincidenza con un’antica festività pagana, faccia pure secondo coscienza. ma chi davvero vuole festeggiare il Natale, tra i credenti, è bene che ricordi il vero motivo: la nascita di Nostro Signore Gesù che venne per noi, per noi lasciando il Cielo
Sono assolutamente d’accordo con quanto dici Milla.
Infatti tutto ciò che Dio ha creato è buono e nulla è da rigettare, quando è usato con rendimento di grazie, perché è santificato dalla parola di Dio e dalla preghiera. (1Timoteo 4:4-5)