Da Adamo ed Eva alla procreazione della razza umana
Spiegazioni sulla Genesi
La moglie più famosa della storia?
La risposta alla domanda più diffusa sulla Creazione: da Adamo ed Eva alla procreazione della razza umana
Une delle ragioni per cui molti cristiani non sanno rispondere alla domanda sulla moglie di Caino è che fissano l’attenzione sul mondo di oggi e i problemi che conseguirebbero dai matrimoni tra parenti stretti, e non sulla chiara testimonianza che Dio ci ha data. Cercano di interpretare la Genesi partendo dalla situazione attuale, piuttosto che capire la storia biblica del mondo e i cambiamenti che si sono prodotti a causa del peccato. Poiché non costruiscono la loro visione della realtà sulle base delle Scritture, ma accettano un modo di interpretare la Bibbia secolarizzato, rimangono ciechi alle risposte semplici.
La Genesi è il racconto del Dio che era presente quando gli avvenimenti storici accaddero, la Parola di Uno che sa tutto e che è un testimone affidabile del passato. Così, quando partiamo dalla Genesi come base per capire la storia, possiamo comprendere dei fatti che altrimenti rimarrebbero misteriosi.
Se infatti l’evoluzione fosse vera, la scienza avrebbe un problema ancora più grande a spiegare la moglie di Caino: come può essersi evoluto un uomo da mutazioni (errori) negli organismi precedenti, dal momento che quel processo avrebbe fatto nascere degli esseri del tutto malformati? Il fatto che si possa produrre un progenie senza grosse malformazioni è una testimonianza a favore della Creazione, non dell’evoluzione.
Ecco la spiegazione:
Gli scettici nei riguardi della Bibbia hanno usato tante volte la moglie di Caino per cercare di screditare il libro della Genesi come documento storico attendibile. È triste che la maggior parte dei cristiani non ha saputo dare una risposta adeguata a questa domanda. Di conseguenza, il mondo li vede come incapaci di difendere l’autorità delle Scritture, e con essa, la fede cristiana.
Per esempio, allo storico processo Scopes nel Tennessee nel 1925, William Jennings Bryan, l’avvocato che difendeva la fede cristiana, non riusciva a rispondere alle domande sulla moglie di Caino fatte dall’avvocato della American Civil Liberties Union Clarence Darrow. Considerate il seguente estratto dalla trascrizione del processo in cui Darrow interroga Bryan:
D. Avete mai saputo da dove Caino prese sua moglie?
R. No, signore. Io lascio agli agnostici indagare su di lei.
D. Non lo avete mai saputo?
R. Non ci ho mai provato.
D. Avete mai provato a saperlo?
R. No.
D. La Bibbia dice che ne ha presa una, no? C’era altra gente sulla terra in quei tempi?
R. Non saprei dire.
D. Voi non sapete dire. L’avete mai considerato?
R. La questione non mi ha mai preoccupato.
D. Non si ha notizia di altra gente, però Caino trovò moglie.
R. Questo è ciò che dice la Bibbia.
D. Da dove venne, voi non lo sapete.
La stampa di tutto il mondo era presa da questa causa, che ha avuto ripercussioni per la cristianità fino ad oggi: i cristiani non sanno difendere il testo biblico!
Recentemente lo stesso esempio fu citato da Carl Sagan nel suo libro Contact (un best-seller secondo la classifica del giornale The New York Times) e fu anche usato nel film dallo stesso titolo tratto dalla sua opera.
Nel libro leggiamo di un personaggio fittizio, Ellie, e di come non riesce ad avere risposte dalla moglie di un ministro di culto che capeggia un gruppo di discussione:
Ellie non aveva mai letto la Bibbia seriamente…così, durante il fine settimana precedente la sua prima classe, si mise a leggere quello che le pareva la parte più importante dell’Antico Testamento. Cercando di mantenere una mente aperta, tutto a un tratto riconobbe che là c’erano due storie differenti e reciprocamente contraddittorie della creazione… ed ebbe difficoltà a capire esattamente chi è stata che Caino ha sposato.
Sagan, nel tentativo di dare una “prova” che la Bibbia è piena di contraddizioni e non può essere difesa, fa abilmente una lista di domande spesso rivolte ai cristiani, fra le quali quella sulla moglie di Caino.
La verità è che probabilmente la maggior parte dei cristiani non sa rispondere a queste domande! Tuttavia, ci sono delle risposte! Però, dal momento che nella maggior parte delle chiese manca l’insegnamento dell’apologetica, particolarmente riguardo al libro della Genesi, la maggior parte dei credenti non è capace di essere “sempre pronti a rendere conto della speranza che è in voi a tutti quelli che vi chiedono spiegazioni” (1 Pietro 3:15).
Perché è importante questo?
Molti scettici hanno preteso che perché Caino trovasse moglie, dovevano esserci altre “razze” di esseri umani sulla Terra, che non fossero discendenti da Adamo e da Eva. Per tanta gente, questo è stato un impedimento all’accettazione del racconto della Genesi della creazione di un solo uomo e di una sola donna all’inizio della storia. I difensori del Vangelo devono essere capaci di dimostrare che tutta l’umanità è discesa da un uomo e una donna (Adamo ed Eva), dal momento che solo i discendenti di Adamo e di Eva possono essere salvati. Perciò, i credenti devono essere in grado di dare una spiegazione della moglie di Caino e di dimostrare chiaramente che lei fu una discendente di Adamo e di Eva.
Lettura della Bibbia:
Genesi 4:1 — Genesi 5:5
Una delle domande rivolte più spesso a chi parla sulla Creazione è: “Caino dove prese la moglie?”
Per rispondere a questa domanda, dobbiamo prima passare in rassegna delle informazione di fondo riguardo al significato del Vangelo.
Il primo uomo
“Perciò, come per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo, e per mezzo del peccato la morte, e così la morte è passata su tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato. . . ” (Romani 5:12).
In 1 Corinzi 15:45 leggiamo che Adamo fu “il primo uomo”. Dio non cominciò creando una “razza” di uomini. La Bibbia dice chiaramente che solo i discendenti di Adamo possono essere salvati. Romani 5 insegna che noi siamo peccatori perché Adamo ha peccato. La pena di morte che Adamo ricevette come condanna del suo peccato di ribellione, è stata ereditata da tutti i suoi discendenti.
Dal momento che Adamo, quando “cadde”, era il capo del genere umano, anche noi che siamo i suoi discendenti siamo caduti con lui. Così siamo tutti separati da Dio. La conseguenza finale del peccato deve essere la separazione dei peccatori da Dio per sempre. Però c’è per noi una via per ritornare a Dio!
Poiché un uomo portò nel mondo il peccato e la morte, il genere umano, disceso di Adamo, aveva bisogno di un uomo senza peccato che pagasse la pena per il peccato e la conseguente condanna a morte. Comunque la Bibbia insegna che “tutti hanno peccato” (Romani 3:23). Quale poteva essere la soluzione?
L’ultimo Adamo
Dio fornì la soluzione: un modo per far uscire l’uomo dal suo stato di miseria. Paolo spiega in 1 Corinzi capitolo 15 che Dio fornì un altro Adamo! Il figlio di Dio divenne uomo: un Uomo perfetto, eppure ancora parente nostro! Egli è chiamato “l’ultimo Adamo” (1 Corinzi 15:45), perché prese il posto del primo uomo. Egli divenne il nuovo Capo, ed essendo senza peccato, era in grado di pagare la pena per il peccato.
“Poiché per mezzo di un uomo è venuta la morte, così anche per mezzo di un uomo è venuta la risurrezione dei morti” (1 Corinzi 15:22-23).
Cristo soffrì la morte (la pena del peccato) sulla croce, spargendo il suo sangue (e senza spargimento di sangue non esiste perdono — Ebrei 9:22), così quelli che hanno riposto la fiducia nella Sua opera sulla croce possono venire, pentirsi dei loro peccati di ribellione in Adamo, ed essere riconciliati con Dio.
Così, solo i discendenti del primo uomo, Adamo, possono essere salvati.
Tutti parenti
Poiché la Bibbia afferma che tutto il genere umano è peccatore, e che tutti noi siamo parenti (Atti 17:26: Egli creò da uno solo tutte le nazioni degli uomini , perché abitassero su tutta la faccia della terra), il Vangelo presuppone che tutti gli esseri umani viventi e quelli che hanno vissuto in ogni tempo (a eccezione della prima donna7) sono discendenti del primo uomo, Adamo. Se così non fosse, il Vangelo non potrebbe essere spiegato o difeso.
Così, al principio c’era UN SOLO uomo, fatto della polvere della terra (Genesi 2:7).
Questo significa che pure la moglie di Caino era una discendente di Adamo. Non poteva essere di un’altra “razza” di esseri umani: deve essere inclusa fra la discendenza di Adamo.
La prima donna
In Genesi 3:20, leggiamo: “L’uomo chiamò sua moglie Eva, perché è stata la madre di tutti i viventi”. In altre parole, tutti gli esseri umani, ad eccezione di Adamo, sono discendenti di Eva: fu lei la prima donna.
Eva fu fatta dal fianco di Adamo (Genesi 3:21-24); questo fu un avvenimento unico. Nel Nuovo Testamento, Gesù (Matteo 19:4-6) e Paolo (Efesini 5:31) citano questo dato storico come fondamento del matrimonio tra un uomo e una donna.
Ancora, in Genesi 2:20 ci viene detto che quando Adamo guardò gli animali, non trovò una compagna adatta: non ce n’era una della sua specie.
Tutto questo ci fa comprendere che dal principio c’era UNA SOLA donna, la moglie di Adamo. Non poteva esserci una “razza” di donne.
Così, se i cristiani non sono in grado di difendere l’affermazione che tutti gli esseri umani (incluso la moglie di Caino) derivano in ultima analisi da Adamo e Eva, come potranno poi spiegare il Vangelo? Come potranno giustificare il fatto di mandare missionari a ogni tribù e nazione? Perciò è necessario che sappiamo rispondere alla domanda sulla moglie di Caino per poter difendere il Vangelo e tutto quello che insegna.
LA MOGLIE DI CAINO
Chi fu Caino?
Caino fu il figlio primogenito di Adamo e Eva, come documentato nella Scrittura (Genesi 4:1). Egli e i suoi fratelli, Abele (Genesi 4:2) e Set (Genesi 4:25), facevano parte della prima generazione di bambini nati su questa terra. Ma, seppure solo questi tre maschi siano specificamente nominati, Adamo ed Eva ebbero altri figli.
Fratelli e sorelle di Caino
In Genesi 5:4, leggiamo un riassunto della vita di Adamo e di Eva:
“Dopo aver generato Set, Adamo visse ancora ottocento anni e generò figli e figlie”.
Nel corso della loro vita, Adamo ed Eva ebbero parecchi figli maschi e femmine. Infatti, lo storico giudaico Giuseppe Flavio scrisse che “il numero dei figli di Adamo, secondo un’antica tradizione, fu di 33 figli e 23 figlie”.
La Scrittura non ci dice quanti figli nacquero ad Adamo ed Eva, però considerando la loro lunga vita (Adamo visse 930 anni — Genesi 5:5), ci pare logico suggerire che furono tanti! (Ricordate che era stato comandato loro: “Siate fecondi e moltiplicatevi”, Genesi 1:28).
La moglie
Se ora ci basiamo unicamente sulla Scrittura, senza pregiudizi personali o altre idee non bibliche, allora nel principio, quando esisteva solo quella prima generazione, si sono dovuti sposare tra fratelli e sorelle, altrimenti non ci sarebbero state altre generazioni!
Noi non sappiamo quando Caino si è sposato, e neanche i dettagli di altri matrimoni o dei suoi figli, però possiamo dire con certezza che la moglie di Caino fu una sua sorella, oppure un’altra parente stretta.
OBIEZIONI
Le leggi di Dio
Molta gente rifiuta immediatamente la conclusione che i figli e le figlie di Adamo e Eva dovettero sposarsi tra di loro, appellandosi alle leggi contro i matrimoni fra consanguinei. Qualcuno dice che non ci si può sposare con i parenti stretti. Ma in realtà, se uno non sposa una sua parente, non sposa un essere umano! La moglie è parente del marito prima di sposarsi, perché tutti gli esseri umani sono discendenti di Adamo e di Eva: tutti sono di uno stesso sangue.
La legge che vieta ai parenti stretti di sposarsi non fu data fino al tempo di Mosè (Levitico 18-20). A patto che il matrimonio fosse tra un uomo e una donna per tutta la vita (vedi Genesi 1 e 2), non c’era disobbedienza alla legge originaria di Dio (cioè prima del tempo di Mosè) quando i parenti stretti — anche fratelli e sorelle — si sposavano tra di loro. Ricordate che Abramo sposò una sua sorellastra (Genesi 20:12)9. La legge di Dio poi proibì tali matrimoni, ma solo quattrocento anni dopo, al tempo di Mosè.
Malformazioni congenite
Oggi, la legge non permette a fratelli e sorelle (e neanche a fratellastri, sorellastre, ecc.) a sposarsi e avere figli.
Ora, è vero che i bambini nati da unioni tra fratello e sorella hanno maggiori probabilità di nascere malformati. Infatti, più è stretta la parentela tra una coppia, maggiore è la probabilità di avere un figlio malformato. È molto facile capire questo, anche senza scendere nei dettagli tecnici.
Ogni persona eredita i geni della madre e del padre. Purtroppo oggi i geni contengono molti errori (a causa del peccato e della maledizione), e questi errori si manifestano in parecchi modi. Per esempio, c’è gente che fa crescere i capelli sopra gli orecchi per nascondere il fatto che un orecchio è più basso dell’altro, o capita che il naso di qualcuno non sia al centro della faccia, o che la mascella sia un po’ deformata, e via dicendo. Vediamo che la ragione principale per cui ci chiamiamo “normali” è perché ci siamo messi d’accordo!
Più stretta è la parentela fra due persone, maggiore è la probabilità di avere gli stessi errori nei loro geni, in quanto sono ereditati dagli stessi genitori. Per questo, è probabile che fratello e sorella abbiano errori simili nel loro materiale genetico. Se avvenisse un’unione fra i due, così da avere bambini, i figli erediterebbero i geni dei genitori. Poiché è probabile che questi geni abbiano errori simili, la coppia di errori associati produce una malformazione nei figli.
Viceversa, più è distante la parentela fra i genitori, maggiore è la probabilità che abbiano errori differenti nei loro geni. I bambini, che ereditano un gene da ciascun genitore, finiranno probabilmente con una coppia di geni contenendo un solo gene difettoso. Il gene “buono” tende a vincere quello difettoso, così che una malformazione (almeno grave) non si produce. Invece di avere orecchi totalmente malformati, per esempio, una persona può averli soltanto storti! (Tuttavia, il genere umano nel suo complesso sta degenerando lentamente a causa degli errori accumulati generazione dopo generazione).
Comunque, questo fatto della vita di oggi non si applicava ad Adamo e Eva. Quando queste due persone furono create, erano perfette. Tutto quello che Dio fece fu “molto buono” (Genesi 1:31). Questo significa che i loro geni erano perfetti, senza errori! Ma quando il peccato entrò nel mondo (a causa di Adamo — Genesi 3:6), Dio maledisse il mondo, così che la creazione perfetta cominciò a degenerare, cioè, subentrarono la morte e il decadimento (Romani 8:22). Durante il lungo periodo di tempo trascorso da allora, questa degenerazione ha prodotto ogni sorta di errori nel materiale genetico degli esseri viventi.
Caino, però, fu della prima generazione di figli mai nati. Egli (come pure i suoi fratelli e sorelle) non avevano ricevuto praticamente nessun gene imperfetto da Adamo e da Eva, dal momento che gli effetti del peccato e della maledizione dovevano essere minimi al principio. In questa situazione, fratelli e sorelle si potevano sposare (a patto che fosse tra un uomo e una donna — è questo il matrimonio [Matteo 19:4-6]) — senza nessun rischio di produrre figli malformati.
Al tempo di Mosè, invece (circa 2.500 anni dopo), gli errori degenerativi si erano accumulati a tal punto nel genere umano che divenne necessario che Dio introducesse delle leggi per vietare i matrimoni tra fratelli e sorelle e altri parenti stretti (Levitico 18-20)11. Inoltre c’era ormai molta gente sulla terra, e non c’era più ragione per cui i parenti stretti dovessero sposarsi tra di loro.
In sintesi, sembra che ci siano stati tre ragioni per l’introduzione delle leggi che proibiscono i matrimoni tra consanguinei:
- Come già discusso, c’era la necessità di proteggere dal crescente rischio di far nascere dei figli malformati.
- Le leggi di Dio erano finalizzate a mantenere la nazione giudaica forte, sana e allineata ai piani di Dio.
- Queste leggi servivano a proteggere l’individuo, la struttura della famiglia e la società in generale. Infatti i danni psicologici causati dalle relazioni incestuose non devono essere minimizzati.
Caino nella terra di Nod
Alcuni pretendono che il brano di Genesi 4:16-17 significhi che Caino sia andato nella terra di Nod e che là abbia trovato moglie. Così essi concludono che là doveva esserci stata un’altra stirpe di popoli sulla terra, che non erano discendenti di Adamo, e da cui provenisse la moglie di Caino.
Caino si allontanò dal Signore e abitò nel paese di Nod, a oriente di Eden. Ora Caino si unì alla moglie che concepì e partorì Enoch; poi divenne costruttore di una città che chiamò Enoch, dal nome del figlio.
Da quanto scritto sopra, è chiaro che tutti gli esseri umani, inclusa la moglie di Caino, sono discendenti di Adamo. Comunque, questo brano non dice che Caino andasse alla terra di Nod e che là trovasse moglie. Giovanni Calvino, commentando questi versetti, scrive:
“Dal contesto possiamo raccogliere che Caino, prima di uccidere suo fratello, aveva sposato una moglie; altrimenti Mosè avrebbe raccontato qui qualcosa a proposito del suo matrimonio”.
Caino era già sposato prima di recarsi nella terra di Nod. Non vi trovò moglie, piuttosto là “conobbe” (ebbe rapporti sessuali con) sua moglie13.
Caino di chi aveva paura?
(Genesi 4:14)
Qualcuno dichiara che ci doveva essere stata tanta gente sulla terra, oltre ai discendenti di Adamo e Eva, altrimenti Caino non avrebbe avuto paura che qualcuno lo volesse uccidere perché aveva ucciso Abele.
Prima di tutto, la ragione più verosimile per cui qualcuno volesse far male a Caino per aver ucciso Abele doveva essere perché erano parenti stretti di Abele!
Secondo, Caino e Abele erano nati un bel po’ di tempo prima della morte di Abele. Genesi 4:3 dice:
“Avvenne, dopo qualche tempo, che Caino fece un’offerta di frutti della terra al Signore”.
Notate l’espressione: “dopo qualche tempo”. Noi sappiamo che Set nacque quando Adamo aveva l’età di 130 anni (Genesi 5:4) e che Eva lo vide come sostituto di Abele (Genesi 4:25). Perciò, il periodo di tempo trascorso dalla nascita di Caino alla morte di Abele può essere stato di 100 anni o più, lasciando abbondante tempo perché altri figli di Adamo e Eva si sposassero e facessero figli. Prima del tempo in cui Abele fu ucciso, può esserci stato un considerevole numero di discendenti di Adamo e Eva, tanto da includere parecchie generazioni.
Da dove venne la tecnologia?
Alcuni sostengono che perché Caino andasse nella terra di Nod e vi costruisse una città, avrebbe dovuto disporre di notevoli risorse tecnologiche già esistenti in quel posto, e presumibilmente sviluppata da altre “razze”.
Ma i discendenti di Adamo e Eva erano gente molto intelligente. Ci viene riferito che Iubal fece strumenti musicali come l’arpa e l’organo (Genesi 4:21), e che Tubal-Cain lavorò il rame e il ferro (Genesi 4:22).
A causa dell’intenso indottrinamento evoluzionistico, tanta gente oggi ha l’idea che la propria generazione sia la più avanzata mai esistita su questo pianeta. Ma il fatto che noi abbiamo aeroplani a reazione e calcolatori non significa che siamo i più intelligenti o più avanzati. Questa tecnologia moderna è in realtà un risultato dell’accumulo delle conoscenze nel corso dei secoli.
Dobbiamo ricordare che per 6.000 anni (fin dal tempo di Adamo) il nostro cervello ha sofferto gli effetti della maledizione. Noi siamo degenerati moltissimo nei confronti della gente di tante generazioni fa. Probabilmente la nostra intelligenza non è assolutamente paragonabile a quella dei figli di Adamo e di Eva. Le Scritture qui ci danno un accenno a quella che pare essere stata una tecnologia avanzata fin dal principio. Caino aveva indubbiamente la sapienza e l’abilità per saper costruire una città.
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