Pare opportuno fare delle precisazioni sulla Chiesa Cattolica, che vanta di essere una chiesa unita e senza ramificazioni interne, e che critica il protestantesimo in quanto molto disgregato al suo interno con parecchie denominazioni. Forse non molti sanno che anche all’interno della Chiesa Cattolica esistono varie denominazioni con riti e dottrine diverse, alcune riconoscono la giurisdizione del papa, altre no. Quelle che non riconoscono la figura del papa sono davvero tantissime e hanno dottrine molto diverse dalla chiesa papista e anche loro ritengono di essere la vera chiesa. Ma in questo articolo ci limiteremo ad analizzare le denominazioni che riconoscono la giurisdizione papale.
Si contano innumerevoli gruppi, movimenti e ordini religiosi che sono parte della chiesa cattolica: Azione Cattolica, Cammino Neocatecumenale, Movimento Focolari, Legionari di Cristo, Opus Dei, Comunione e Liberazione, Pax Christi, Rinnovamento dello Spirito, Taizé, e ancora: Agostiniani, Benedettini, Carmelitani, Cistercensi, Clarisse, Dehoniani, Domenicani, Giuseppini, Filippini, Francescani, Gesuiti, Guanelliani, Passionisti, Maristi, Orionini, Pavoniani, Piamartini, Redentoristi, Rogazionisti, Scalabriniani, Somaschi, Stimmatini.
La verità è che la realtà cattolica è alquanto frammentata, ma ufficialmente rimane unita sotto il cappello papale.
Fanno parte della Chiesa Cattolica Romana, a tutti gli effetti, le Chiese Cattoliche Orientali (chiese sui iuris). Infatti per chiese cattoliche orientali, non intendiamo le chiese ortodosse, che rifiutano l’autorità papale, e le chiese veterocattoliche, bensì chiese cattoliche vere e proprie riconosciute dalla Santa Sede, che si differenziano però per liturgie e alcuni aspetti dottrinali. Le chiese orientali riconosciute dalla Santa Sede come cattoliche, sono molto simili strutturalmente ed esteticamente a quelle ortodosse e hanno la stessa organizzazione del rito, dell’altare e della liturgia.
Esistono oltre 22 diverse Chiese cattoliche che compongono il mondo della Chiesa cattolica, sono le cosiddette “denominazioni cattoliche”.
Come la chiesa cattolica definisce le chiese diverse all’interno del cattolicesimo?
Secondo il diritto canonico della Chiesa Cattolica, ए Chiesa particolare (गिरजाघर uniate) è una comunità ecclesiale, guidata da un vescovo o da qualcuno riconosciuto come equivalente ad un vescovo.
Ci sono due tipi di Chiese particolari:
- Chiese Locali particolari. La diocesi è la forma più comune di tali Chiese, ma ci sono altre forme, compresa quella dell’abbazia territoriale, il vicariato apostolico e la prefettura apostolica. Le Chiese particolari sono principalmente diocesi. A meno che non risulti diversamente, sono equivalenti ad una diocesi territoriale, un’abbazia o un vicariato, o una prefettura apostolica.
- Chiese Autonome particolari (“sui iuris”). Queste sono aggregazioni di Chiese locali condividono un particolare liturgia, teologia e tradizione. La più grande Chiesa autonoma è quella dal rito latino. Le altre sono denominate collettivamente il Chiese Cattoliche Orientali, le quali sono governate da un vescovo che ha titolo e rango di patriarca o arcivescovo maggiore.
Le seguenti 22 chiese sono denominazioni all’interno della Chiesa cattolica. Tutte sono in comunione con il papa e ne riconoscono la giurisdizione universale e l’autorità. Eppure hanno differenze dottrinali e accenti diversi (per esempio, nel caso di quelle dal rito greco/bizantino, che oltre alla liturgia diversa hanno anche diverse vedute su alcuni punti dottrinali, ad esempio il purgatorio o il celibato ecclesiastico). Le chiese orientali cattoliche e quelle dal rito latino condividono comunque gli stessi sacramenti, e quindi la stessa fede, allo stesso modo i vari gruppi protestanti condividono gli stessi punti dottrinali, nonostante le differenze di conduzione del culto, proprio come accade all’interno del cattolicesimo.
- Chiesa cattolica armena
- Chiesa cattolica Greco bielorussa
- Chiesa cattolica bulgara
- Chiesa cattolica caldea
- Chiesa cattolica copta
- Chiesa cattolica Greco Croato
- Chiesa cattolica etiope
- Chiesa cattolica Georgiana
- Chiesa Greco-cattolica
- Chiesa cattolica Greco Ungherese
- Chiesa cattolica Italo-albanese
- Chiesa cattolica Macedone
- Chiesa cattolica maronita
- Chiesa cattolica melchita
- Chiesa cattolica rumena
- Chiesa cattolica russa
- Chiesa cattolica Rutena (generalmente denominata “Chiesa cattolica bizantina” negli Stati Uniti)
- Chiesa cattolica Greco Slovacca
- Chiesa cattolica sira
- Chiesa siro-malabarese
- Chiesa cattolica Siro-Malankarese
- Chiesa cattolica ucraina
Alcuni approfondimenti sulle chiese cattoliche orientali in comunione con il papa di Roma
Le Chiese orientali cattoliche sono autonome, auto-disciplinate (in latino, sui iuris), chiese particolari in piena comunione con il Vescovo di Roma, il papa. Insieme con quelle dal rito latino, compongono il mondo della Chiesa cattolica. Conservano alcune vecchie liturgie orientali e tradizioni teologiche secolari, condivise nella maggioranza dei casi con le varie chiese cristiane orientali che una volta erano con esse associate. Anche se le la maggior parte di queste chiese erano precedentemente associate tra loro, esse non sono tutte in comunione ora. Ma le chiese cattoliche orientali di qualsiasi tradizione sono tutte in comunione tra loro e con la Chiesa latina o occidentale. हालाँकि, esse variano per qualche aspetto teologico, forme di culto e liturgia e disciplina canonica. Tutte riconoscono il ruolo centrale del Vescovo di Roma all’interno del Collegio dei Vescovi e la sua infallibilità quando parla ex cathedra. La comunione dei membri di queste chiese con la Chiesa di Roma, significa che non sono in comunione con le altre Chiese orientali cristiane (quelle conosciute come ortodosse).
Le Chiese cattoliche orientali sono storicamente situate in Europa orientale, l’Asia, Medio Oriente, Nord Africa e India, ma ora a causa delle migrazioni, si trovano anche in Europa occidentale, America e Oceania, e formano strutture ecclesiastiche accanto alle diocesi latine.
I termini cattolico-bizantino इ greco-cattolico sono usati per coloro che appartengono a queste chiese che utilizzano il rito liturgico bizantino. Il significato è principalmente questo, ma può essere più ampio, dal momento che anche i cattolici che seguono il rito alessandrino, quello armeno e le tradizioni liturgiche caldee si possono chiamare allo stesso modo.
La Chiesa cattolica si considera l’Una, Santa, Cattolica e Apostolica, la Chiesa che Cristo fondò. In quanto tale, la Chiesa cattolica non si considera una denominazione, anche se le denominazioni vi sono, ma la Chiesa originale di Cristo. Ma anche la chiesa ortodossa (quella che non riconosce l’autorità del papa) si considera come l’unica vera chiesa cristiana che Cristo ha fondato.
I riti della Chiesa Cattolica
Il rito della chiese cattoliche orientali è bizantino in lingua greca, differentemente da quello cattolico romano che è in lingua latina. Per cui le chiese orientali conservano il rito delle chiese separate ortodosse, ma nel 1911 fecero un tentativo di ricongiungimento con la Santa Sede, mantenendo le loro tradizioni ortodosse ma adattandone alcune a quelle cattoliche. I riti che ritroviamo nella Chiesa Cattolica sono diversi e anche abbastanza differenti tra di loro, ma ci limiteremo ad elencarli senza entrare nel dettaglio, in quanto ci sarebbe troppo da scrivere.
I riti all’interno della chiesa romana sono:
- Rito romano
- Rito ambrosiano
- Rito patriarchino
- Rito mozarabico
- Rito gallicano
- Rito di Braga
- Rito liturgico
Riti all’interno delle chiese cattoliche orientali abbiamo:
- Rito bizantino
- Rito alessandrino
Riti e dottrine delle chiese cattoliche orientali
Le differenze tra la chiesa cattolica latina o romana e quelle orientali, si trovano soprattutto nel rito e in alcune usanze liturgiche: ad esempio nelle chiese orientali è diffusa l’usanza eucaristica di usare il pane lievitato invece che quello non lievitato (l’ostia) e di non allungare il vino con l’acqua, come avviene nella chiesa romana. La chiesa cattolica armena, ad esempio, per quanto riguarda la celebrazione eucaristica, conserva ancora credenze monofisite, condannate come eretiche dai concilio di Calcedonia, che stanno ad indicare un’unica natura di Cristo in cui aspetto umano e divino sono indivisibili e presenti in egual misura. Inoltre nelle chiese cattoliche orientali, nonostante in comunione con la Santa Sede, si continuano ad avere credenze ortodosse sul purgatorio e sul culto mariano, molto meno evidente che nelle chiese cattoliche con rito romano. Un’altra differenza sta nel celibato ecclesiastico, che vedremo in seguito.
Il celibato ecclesiastico
Nelle chiese cattoliche romane gli ecclesiastici non possono sposarsi, ma questo non è vero per le chiese cattoliche orientali. Molte chiese orientali distinguono il clero monastico da quello non monastico. I monastici non vivono necessariamente come monaci nei monasteri, ma hanno vissuto parte del loro periodo di educazione religiosa in questo contesto, per cui devono fare necessariamente voto di castità. I non monastici possono sposarsi. Una larga percentuale di preti e diaconi sono celibi, mentre un’altra larga cerchia ecclesiastica, soprattutto i preti, non è tenuta al voto di castità. Se un futuro prete o diacono deve sposarsi, questo matrimonio deve essere celebrato prima dell’ordinazione ecclesiale. Mentre in alcuni paesi il matrimonio continua solitamente ad essere organizzato dalle famiglie, alcuni cambiamenti culturali a volte rendono difficile per alcuni seminaristi trovare donne preparate ad essere mogli di un prete.
Chi sono i cattolici in realtà?
“Cattolico” è il cristiano che fa parte della Chiesa Universale di Cristo, cioè la chiesa invisibile, ed ogni cristiano nato di nuovo può definirsi cattolico. La Bibbia nomina solo la “chiesa universale”, appena definita, e la chiesa locale (quella visibile e di un determinato posto o paese, che può essere anche diversa da un’altra chiesa locale). Non compaiono mai termini come cattolico, evangelico, protestante o seguaci di quel personaggio e di quell’altro.
Conclusione
Nonostante il solito vanto cattolico di dire che la loro chiesa è l’unica e vera, perché unita, possiamo affermare, dopo quanto abbiamo visto, che le stesse differenze minime che troviamo all’interno delle chiese cattoliche, le possiamo trovare all’interno delle chiese o denominazioni protestanti. Questi ultimi hanno dappertutto lo stesso credo: sola Scrittura, solo a Dio la Gloria, salvezza solo tramite Cristo, salvezza per fede e grazia e non per opere, niente celibato ecclesiastico, libero esame delle Scritture e due sacramenti (battesimo e santa cena). Vi sono anche alcune differenze dottrinali marginali (vedi i doni dello Spirito nei Pentecostali o il rispetto del sabato come giorno del Signore, tra gli avventisti), ma non ne troviamo in quelle fondamentali, che sono quelle appena citate. Possiamo trovare chiese che preferiscono un culto formale (le chiese riformate) e quelle che preferiscono il culto moderno, libero e spontaneo. Possiamo trovare chiese che chiedono alle donne di mettere un velo sul capo durante il culto, e chiese che non lo richiedono; chiese che ordinano anche pastori donna e chiese che non lo fanno. Ma tutto questo non va ad intaccare la fede e la centralità di Cristo nelle varie chiese protestanti. Infatti si ritengono tutti fratelli tra di loro perché rispettano i principi biblici cristiani, e possono pregare tranquillamente tutti insieme, a prescindere dalla denominazione di appartenenza.
Possiamo aggiungere, in ultimo, un’altra considerazione importante: nonostante la mancanza di un potere centrale o di una figura che funge da capo della chiesa nelle chiese protestanti (come il papa per la chiesa cattolica) i protestanti sono fin troppo uniti dottrinalmente, e questo è perché hanno sempre avuto come fonte della fede la Parola di Dio, e come guida non un capo umano, ma il solo ed unico capo della chiesa: यीशु मसीह.