La Samaria è costituita dalla parte centrale della Palestina: è un’area geografica molto grande, ma molto accidentata poiché particolarmente montagnosa.
In passato, vista la particolare conformazione della regione, si praticava la coltura dei cereali, dell’olivo e di un po’ di vite, ma l’economia era soprattutto basata sull’allevamento delle pecore e delle capre.
Oggi si cerca di favorire il rimboschimento (per ricreare le antiche foreste) e di sviluppare l’agricoltura utilizzando sistemi intensivi (su piccoli territori): il territorio non permette infatti l’uso dei macchinari previsti per un’agricoltura di tipo estensivo (su grandi terrori). Purtroppo l’acqua, nei periodi estivi scarseggia e ciò provoca parecchi problemi alla popolazione e l’impossibilità di sfruttare in modo adeguato le coltivazioni.
Nell’antichità, in Samaria sorsero alcune città importanti: Sichem (quasi al centro del Paese), Silo, Bethel e Samaria e Cesarea Marittima, costruita al tempo dei romani.
Samaria fu per lungo tempo capitale del Regno del Nord e sul Monte Garizim, che sorge nei pressi della città, i samaritani (e cioè gli appartenenti alla setta religiosa in contrasto con il gruppo ebraico di Gerusalemme) compivano i loro sacrifici simili a quelli compiuti sul Monte Sion a Gerusalemme, nel Tempio Santo.
La setta dei samaritani sopravvive ancora ai nostri giorni e nella notte di Pasqua il sacerdote compie ancora ii sacrificio dell’agnello, mentre ciò non è più possibile agli altri ebrei che non posseggono più un tempio dove compiere il sacrificio.
In epoca moderna sono sorte, soprattutto sulla costa, molte città importanti: Tel Aviv che è stata la prima capitale amministrativa del moderno Stato di Israele, Natariya, Nabulus, che sorge proprio nei pressi dell’antica Samaria.