Il Diluvio Universale

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Allora Dio disse a Noè: ‘Mi son deciso: la fine di tutti i mortali è arrivata, poiché la terra, per causa loro, è piena di violenza; ecco, io li distruggerò insieme con la terra’.” (Genesi 6:13 – P) – “E avvenne, al settimo giorno, che le acque del diluvio furono sopra la terra; nell’anno seicentesimo della vita di Noè, nel secondo mese, nel diciassettesimo giorno del mese, proprio in quel giorno, eruppero tutte le sorgenti del grande oceano, e le cataratte del cielo si aprirono...” (Genesi 7:10-11 – P).

Il valore del racconto biblico

La realtà del diluvio e la sua estensione mondiale sono sempre state considerate delle verità fondamentali sia da Gesù che dalla chiesa primitiva. Attualmente, davanti al trionfo della tesi evoluzionista, le chiese cristiane hanno generalmente aggirato la difficoltà dicendo che il testo della creazione è solo un mito ed il racconto del diluvio una leggenda che si ritrova, in diverse forme, presso tutti i popoli ed in particolare presso i Babilonesi ed i Sumeri, come pure gli Assiri. Ora, ben lontano dall’essere un argomento contro l’autenticità del racconto del diluvio, questa molteplicità di tradizioni presso i popoli che rappresentano i diversi rami dell’umanità post-diluviana, depone in favore del racconto biblico. Questo vuol dire che il diluvio universale fu un avvenimento reale, il cui ricordo si è perpetuato nei popoli.

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Tuttavia, tutti concordano sul fatto che vi è una grande differenza fra il racconto biblico, essenziale, conciso, sobrio, chiaramente scritto con intenzioni d’ordine storico e pedagogico, e le leggende degli altri popoli, palesemente “romanzate”. Non c’è dubbio che la Bibbia parli di un diluvio universale e non locale. La durata stessa del diluvio – più di un anno e non 40 giorni, come si crede comunemente – e le dimensioni dell’arca di Noè si spiegano solamente nel caso di una catastrofe mondiale. Dunque, i fossili che, per gli evoluzionisti, sono la traccia dell’evoluzione, per noi in una prospettiva radicalmente opposta rappresentano le vestigia delle forme di vita antidiluviana. Questi resti, dispersi sulla totalità della Terra, confermano l’idea di un diluvio universale.

Esistono oggi le tracce di questo diluvio?

La natura certo presenta dei fatti: come saranno interpretati questi fatti dalla scienza, nei suoi molteplici settori, questo è un altro discorso. Gli scienziati credenti pensano che una catastrofe come il diluvio spiega molto meglio i grandi mutamenti avvenuti in natura; spesso questi restano un mistero per gli atei che, come vedremo, cadono a volte in contraddizione, nel tentativo di trovare una soluzione. L’uniformismo più rigido e ortodosso non concede che sia ammissibile un’interruzione di questo tipo, e ha bisogno perciò, per spiegare l’esistenza di ciò che vediamo oggi, di miliardi di anni. Ogni tipo di catastrofe, compreso un diluvio universale, è inammissibile per gli scienziati sostenitori dell’attualismo (o “uniformismo”) che, in geologia soprattutto, vuole che il presente sia la chiave del passato. Per chiarire meglio: anche gli scienziati cristiani si attengono al principio che le cose si svolgono di fatto secondo criteri di uniformità. A differenza degli scienziati atei però, ammettono che Dio può intervenire e interrompere quando vuole questo svolgimento uniforme, come ha fatto nel diluvio della Genesi.

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