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Cos’è l’Archeologia Biblica?

L’Archeologia in generale si può considerare una scienza giovane: forse ha soltanto 150 anni. Ai primordi essa non era altro che una caccia al tesoro per arricchire i musei, e solo più tardi si intraprese a scavare con metodo scientifico rigoroso.

Perché può essere importante occuparsi di archeologia nei riguardi della Bibbia? Occorre sapere che, alla fine del secolo XVIII e nella prima metà del XIX, alcuni critici si erano prodigati con uno zelo degno di ben altra causa per scuotere la fiducia di milioni di cristiani nel Libro a loro sacro. Ma allorché tale opera deleteria pareva avviarsi a sicuro successo, dalla polvere millenaria delle terre bibliche cominciarono ad emergere pietre di ogni forma e grandezza.

Così la Bibbia, che i critici avevano ridotto alle meschine proporzioni di una raccolta di leggende, riassunse credibilità anche presso molti studiosi del campo laico. Ebbe parte determinante per la comprensione dei reperti archeologici la decifrazione delle “scritture scomparse” (egizie e mesopotamiche). Fu così possibile ricostruire interi periodi della storia dei tempi biblici. Molti non riuscirono a frenare l’entusiasmo di fronte all'”evidenza” delle scoperte, e qualcuno scrisse addirittura che si erano avverate le parole di Gesú ai Farisei: “Le pietre parleranno!” (Lu 19:40).

Occorre qui fare una precisazione. Il grande scalpore suscitato nel campo evangelico (e anche presso il grosso pubblico) dalle scoperte archeologiche nelle terre bibliche, ha portato, specialmente in anni recenti, alla pubblicazione di parecchi libri sull’argomento, con scopi apertamente apologetici. Parecchi autori hanno cioè cercato di dimostrare, attraverso le scoperte archeologiche, che “la Bibbia è vera”, rinunciando spesso alla prudenza e al rigore scientifico. Ma non è l’archeologia che deve dimostrare che la Bibbia è vera! Molti archeologi cristiani ci tengono infatti a sottolineare che lo scopo dell’archeologia nei riguardi della Bibbia è piuttosto quello di gettare luce sull’ambiente in cui le storie bibliche si svolsero, portando a constatare che esse sono “narrazioni attendibili”. (André Parrot, che diresse per anni la sezione orientale del Louvre, scrisse: “Non bisogna far dire ai documenti archeologici quel che essi non dicono: per voler provare tutto e troppo, si finisce col non provare niente e col gettare il discredito su una Scienza, l’Archeologia, le cui scoperte sono sufficientemente suggestive perché vi si aggiungano frange insulse”).

Questo atteggiamento di tipo prudenziale è da adottare essenzialmente per i periodi anteriori al 1° millennio a.C. Però, per periodi più tardivi, alcune scoperte archeologiche trovano riscontro indubbio e diretto in passi della Scrittura e ne possono rafforzare la testimonianza, aggiungendosi ad essa.

Quanto abbiamo detto potrebbe apparire a qualcuno alquanto limitativo; ma non è così, e cercheremo di spiegarne il perché. Premesso che, come credenti, dovremmo cercare nella Bibbia innanzi tutto gli insegnamenti spirituali (questo è fondamentale!), dobbiamo però tenere presente che la Bibbia è stata scritta da orientali, in lingue del mondo antico, e descrive gli eventi dell’antico oriente. Pertanto la conoscenza della storia, della cultura e delle religioni degli antichi popoli orientali ci sarà di grande valore per giungere ad una più completa comprensione dei Sacri Testi. E siccome la storia e la cultura dei popoli delle terre bibliche ci viene rivelata soprattutto dalle scoperte archeologiche, sarà opportuno che dette scoperte non ci rimangano ignorate.

Potremo dunque così brevemente sintetizzare i vantaggi e gli scopi dell’Archeologia Biblica:

  • illustrare ed approfondire il contesto culturale in cui si sono svolte le vicende di cui la Bibbia ha parlato;
  • verificare e sottolineare le evidenze e i parallelismi tra i racconti biblici e le scoperte archeologiche;
  • agganciare i racconti biblici a riferimenti cronologici “sicuri” emersi dalla archeologia.

Oltre a ciò, l’Archeologia Biblica dà al credente occasione e stimolo per una lettura più puntuale e completa del Testo Sacro; questo di per sé può portare talvolta a risultati di notevole peso anche in campo spirituale.