L’Era Pre-Cristiana: la Galilea

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La Galilea è la regione più fertile della Palestina e per questo motivo oggi vi si trovano molti kibbuz agricoli. Il kibbuz è una forma di vita di tipo associativo a metà strada tra lo stile di vita patriarcale presente nell’Antico Testamento e il principio della condivisione dei beni. Un gruppo di famiglie decide di lavorare in comune su un’area di terreno agricolo abbastanza esteso. Queste famiglie condividono vita separata soltanto in alcuni momenti della giornata, mentre il lavoro, la preghiera, la formazione religiosa e politica, l’educazione dei figli sono messi in comune. Questo tipo di organizzazione del lavoro si è affermato in Palestina nel corso del secolo scorso, ed è diventato caratteristico del moderno Stato d’Israele (che si è costituito in questa regione nel 1948, dopo la fine della seconda guerra mondiale).

La Galilea è prevalentemente collinosa, ma vi sono pure vallate ampie e pianure molto fertili come quella che si estende dal centro della regione verso il monte Carmelo (valle di Jezreel). Anticamente vi crescevano in abbondanza l’olivo, la vite, il grab, l’orzo, il lino. Oggi si sono aggiunte le coltivazioni del cotone, degli ananas, degli agrumi e tutte danno un’ottima resa.

La caratteristica principale della Galilea è il grande lago, lungo circa Km 21 profondo in media m 45. Il lago di Galilea o di Genezareth o Mar di Tiberiade (dalla cittadina fondata in onore dell’imperatore Tiberio) è sempre stato pescoso. Per questo sin dall’antichità fu fonte di vita per tutta la Palestina. Un tempo le montagne e le colline erano ricoperte da grandi foreste che fornivano legname pregiato, che però vennero tagliate col passare dei secoli ad opera degli arabi e dei crociati.

Ciò nonostante la Galilea è ancora una regione molto verde poiché negli ultimi decenni sono stati piantati molti alberi per sostituire quelli abbattuti.

Quasi al centro della Galilea si innalza una delle maggiori cime della Palestina, il Monte Tabor.Galil2[1]

Quando Gesù a Nazareth fu rifiutato, si spostò a Capernaum (כְּפַר
נַחוּם), un importante villaggio sulle rive del mare di Galilea. Qui Gesù chiamò Matteo a lasciare la sua attività per seguirlo. Viveva qui un alto ufficiale del governo (Giovanni 4:46) e Gesù ne guarì il figlio. Un centurione romano comandante di 100 soldati, viveva qui e Gesù guarì il suo servo. Gesù fece molti altri miracoli a Capernaum. Molte meravigliose antichità archeologiche furono scoperte qui.

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