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Chiesa cattolicaEsiste nella chiesa un primato umano?

Il fatto che Gesù abbia affidato a Pietro le chiavi del regno dei cieli diede a lui un compito specifico (esempio: At. 15:7B), ma non lo costituì capo degli altri apostoli. Questa cosa non si può ereditare, gli altri non possono ereditare questo compito, dato solo ed esclusivamente a Pietro a quel tempo. Lo stesso vale per la promessa che ciò che avrebbe sciolto o legato sarebbe stato sciolto nei cieli che fu data in seguito a ogni cristiano.

Consideriamo ora alcuni avvenimenti che hanno avuto luogo dopo queste due promesse le quali dimostreranno cheJAP361607[1]:

Gesù non ha costituito un capo umano nella chiesa. Matteo, Marco e luca ci narrano che fra gli apostoli esisteva la tendenza di voler essere più grande degli altri, ma che Gesù ogni volta riprese i suoi discepoli insegnando loro che non dovrebbero coltivare tali pensieri, ma piuttosto seguire il suo esempio che non è venuto per essere servito, ma per servire.

Marco (9:33-35) e Luca (9:46-48) narrano che in seguito alle promesse che Gesù ha fatto a Pietro gli apostoli hanno discusso chi di loro fosse il più grande (fatto incomprensibile se Gesù avesse dato a Pietro il primato). Gesù non rispose che aveva stabilito Pietro come loro capo ma li riprende e dice che chi vuole essere il primo sarà l’ultimo e il servo di tutti.

Lo stesso principio viene ribadito da Gesù quando la madre di Giacomo e Giovanni chiese in seguito che i suoi figli potessero avere il posto alla destra e alla sinistra di Gesù nel suo Regno. Egli disse: “chiunque vorrà essere grande tra di voi, sarà vostro servitore; e chiunque tra di voi vorrà essere il primo, sarà vostro servo (doulos-schiavo)” (Mt. 20:20-27).

E ancora una volta Gesù riconferma questo principio quando riprende la vanagloria dei farisei e scribi e proibisce ai suoi discepoli di voler essere grandi e di farsi chiamare padri (Mt. 23:5-12 – prassi che in seguito adottato dalla Chiesa contro l’espresso divieto di Gesù) 1.

Gebruik 1 Nell’occidente il nome Papa (= padre) usato da tutti gli ecclesiastici venne riservato ai soli vescovi di Roma sotto Anastasio I (399-402).

Il vescovo non solo fu chiamato Papa, ma anche Padre santissimo o sua Santità, termini nella Bibbia solo applicabili a Dio. Gesù chiamò suo PadrePadre santo” (Gv. 17:11).

Pretendere che una creatura peccatrice rappresenti nella sua carica la santità di Dio è blasfemo.

Il vescovo di Roma si chiama anche Sommo Pontefice.

I capi del clero pagano di Roma portarono questo nome, perché presiedevano il collegio dei pontefici minori, cioè il clero subordinato.

Da Giulio Cesare in poi gli Imperatori s’assunsero l’ufficio e il nome del Sommo Pontificato, fintanto che Graziano non vi rinunciò verso la fine del IV sec.. Allora i Vescovi se lo assunsero. Il primo Vescovo di Roma che si fece chiamare PONTEFICE fu Pelagio (555-561) -Migne, Patrologia Lat. CXXVIII, 611.

Il Concilio di Nicea (325) aveva decretato che il Vescovo di Roma cadeva in peccato se avesse osato assumere il titolo di Sommo Pontefice -Baldassare Labianca: Il Papato, sue lotte e vicende, suo avvenire; pag. 45, Ediz. Bocca, Torino 1905.

In un’altra occasione Gesù affermò che nella nuova creazione i dodici apostoli saranno seduti su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele (Mt. 19: 28). Anche allora non ci sarà un primato fra di loro. Lo stesso principio viene confermato da Apocalisse (21:14). Questi due passi, insieme alla norma dichiarata dallo stesso apostolo Pietro prima della Pentecoste (At. 1:21-22), stabiliscono inoltre che il numero degli apostoli è limitato a 12 e che non hanno successori. Nemmeno Paolo fa parte dei dodici e anche lui non ha dei successori. Esisteva comunque, e esiste tuttora, un apostolato più largo. Ogni missionario è una apostolo (Ro. 10:15).

Pietro ha mai preteso d’essere il capo degli altri apostoli Non risulta nel Nuovo Testamento che Pietro abbia mai preteso, né che abbia avuto una funzione di primato fra gli apostoli.. Pietro dichiarò essereun anziano con gli altrie che il Sommo Pastore è Gesù (1. Pi. 5:1-4). Se Pietro fosse stato il capo di tutta la chiesa egli avrebbe dichiarato il falso chiamandosi un semplice anziano.

Tutte le epistole degli apostoli ignorano l’esistenza di un capo fra di loro L’apostolo Paolo parla dei vari ministeri stabiliti da Gesù nella Chiesa, ma non parla mai di un capo umano su di essa (1. Co. 12:28; bijv. 4:11). Se un teologo romano, parlando della gerarchia ecclesiastica, dimenticasse parlare del Papa, farebbe come se un astronomo, parlando del sistema solare, dimenticasse parlare del sole.

Dopo l’ascensione gli apostoli nominarono un altro apostolo in sostituzione di Giuda. Invece di rimettersi all’infallibile giudizio di Pietro, come avrebbero dovuto fare, se egli fosse stato il Vicario di Cristo, tirano a sorte. Non fu neppure Pietro a suggerire i due nomi proposti (At. 1:23-26).

Quando gli apostoli sentirono che la Samaria aveva ricevuto la Parola di Dio mandarono Pietro e Giovanni lì (At. 8:14). Se Pietro fosse stato il loro capo sarebbe andato di propria iniziativa o avrebbe mandato qualcuno, ma non sarebbe stato mandato (Gv. 13:16).

Paolo afferma che Pietro era riputato come una delle colonne della chiesa di Gerusalemme (Ga. 2:9).

Il primo Concilio della Chiesa a Gerusalemme non fu presieduto da Pietro e le decisioni del Concilio vennero annunziate alle chiese in nome degli apostoli e dei fratelli anziani (At. 15:23-29).

Gesù Cristo è l’unico capo della Chiesa La Chiesa di Roma non nega che Gesù Cristo sia il capo della Chiesa, ma afferma che, essendo Egli salito al cielo, ha voluto lasciare alla Chiesa Pietro come capo visibile che faccia le sue veci in terra. Essa pretende pure che questo potere sarebbe stato trasmesso dopo la morte di Pietro ai vescovi di Roma, suoi legittimi successori.

Se la Chiesa fosse una società umana sarebbe comprensibile che ci dovrebbe essere un rappresentante in assenza del capo. Ma la Chiesa è un opera divina e il suo capo è UOMO e DIO nello stesso tempo. Dichiararsi Vicario di Cristo significa mettersi al posto dell’altro Paracleto promesso da Cristo e ignorare le promesse e affermazioni di Gesù fatte ai suoi discepoli. Egli ha detto che era utile per loro che se ne fosse andato, che non li avrebbe lasciati orfani sulla terra, ma che in ogni tempo sarebbe stato fra loro fino alla consumazione dei secoli (Gv. 16:7; 14:16, 18, 23; Mt. 28:28; 18:20). Il sacerdozio di Cristo non passa a un altro per il fatto che vive in eterno ed è capace di intervenire in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento (Eb. 7:24; Ap. 1:10-12, 19-20).

L’apostolo Paolo spiega in che maniera Gesù edifica la sua Chiesa (Mt. 16:18; bijv. 4:10-16). È dal cielo che Egli, e non Pietro, stabilisce (dona) profeti, evangelisti, pastori-dottori nella (alla) kerk.

L’apostolo Paolo afferma che Gesù Cristo è capo della Chiesa come il marito è capo della moglie (bijv. 5:22-23). Come è impossibile concepire che il marito stabilisca un sostituto o capo secondario fra lui e la moglie così è inconcepibile che un uomo faccia le veci di Cristo nella Chiesa.

Paolo afferma inoltre che Dio ha posto ogni cosa sotto i piedi di Gesù Cristo e l’ha datoper capo supremo alla chiesa, che è il corpo di Lui” (bijv. 1:22-23). I fedeli sono le diverse membra del corpo di cui Gesù è il capo. Il simbolo del corpo esclude formalmente l’esistenza di due capi; a meno che non si voglia parlare di un mostro. Dunque bisogna rinunciare a Cristo o al Papa.

Se si dice di non escludere Cristo, dichiarando il Papa capo della Chiesa, perché Cristo ne è il capo invisibile, il capo supremo, mentre il Papa ne è il capo visibile, subordinato, preghiamo coloro che sostengono quella teoria di citarci un solo passo della Bibbia nel quale sia detto che il Papa sia il Vicario di Gesù Cristo e capo della Chiesa, anche subordinato o secondario, o come meglio piacerà loro a chiamarlo.

Nell’epistola ai Colossesi (1:18-19) Paolo proclama Gesù Cristocapo del corpo, cioè della Chiesa, per opporsi ai falsi dottori che la turbavano. Essi non negavano apertamente Cristo, ma lo negavano come capo unico della Chiesa, e non già con parole, ma con i fatti, dando precetti e ordinamenti, sotto pretesto di pietà. Facendo ciò non si attenevano al capo (2:18-19).

Questi insegnamenti mettono in rilievo quanto sia importante che ogni singolo credente realizzi nella sua vita personale la costante invisibile presenza del Cristo nella persona dello Spirito Santo. Il dilemma nella Chiesa nasce quando si ignora la presenza e signoria dello Spirito, camminando secondo la carne (Ga. 5:16; Cl. 2:6 seg.).

Quale è il tuo rapporto costante con Cristo?

Noi vogliamo seguire il Cristianesimo della Bibbia. La Chiesa biblica è un corpo composto di tutti i veri fedeli, uniti fra di loro per lo stesso Spirito e le giunture stabiliti dal loro capo unico che è Gesù Cristo (bijv. 4:16).

Conclusioni personali

Ecco… nonostante io creda che esistano molti papi buoni e altri meno, perchè la bontà non deriva dalla denominazione religiosa, e nonostante io sia rimasta molto dispiaciuta dalla morte di Giovanni Paolo II, (sono stata davanti alla TV per tre giorni) perchè è stato un papa che ha fatto la storia ed era un brav’uomo, la parola della Bibbia è un’altra, e continuo a dire che nel corso dei secoli è stata alterata per potere e interessi personali, tanto è vero che oggi la Chiesa Cattolica rappresenta un governo potente, cosa che Gesù non avrebbe voluto.

Dicevo ad un cattolico: “Ja, ma il papa si fa baciare le mani e fa inginocchiare la gente davanti a lui, come se fosse Dio!” e l’altro mi ha risposto: “Ja, ma anche Gesù si faceva baciare le mani!”… e io, meravigliata, ho risposto: “Ma il papa non è Gesù!! Parliamo di Gesù, van God, non di un semplice uomo credente che si innalza alla divinità di Gesù, che paragone!!!”. Infatti anche Pietro (il presunto papa per i cattolici), in het Nieuwe Testament, quando Cornelio si inginocchiò davanti a lui, gli disse: “Alzati, io sono uomo!” (Atti 10:26) e non permise quello che Dio non voleva per rispetto al Creatore, cosa che il papa odierno non fa proprio!

Ma come mai tutto questo è cambiato nel corso dei secoli? Ce ne vogliamo rendere conto?