Questa è una questione che viene frequentemente sollevata e risponde è difficile. Oggigiorno il materialismo è di voga. Se diciamo di difendere l’idealismo sembreremmo, agli occhi di molti, retrogradi e superati. Per di più il cristianesimo non è esplicitamente né idealistico né materialistico. Per prima cosa il cristianesimo crede in Dio, e questa è una cosa che nessun materialista potrà mai accettare. Ma il materialismo non è in grado di negare la esistenza di Dio, perché Dio è Spirito e non si può fare dello spirito un oggetto di studio secondo i metodi impiegati per lo studio della materia.
L’uomo dovrebbe perciò nel peggiore dei casi assumere nei confronti della Divinità l’atteggiamento di uno che ignora la questione. Se non è disposto a credere che la materia prova l’esistenza di Dio, deve ugualmente ammettere che la materia non può provare la non esistenza di Dio. Negare ostinatamente l’esistenza di Dio significa abbandonare un atteggiamento accademico oggettivo per assumerne uno soggettivo ed arbitrario. E’ un atteggiamento niente affatto scientifico e dovrebbe esser evitato da ogni sincero ricercatore della verità.
Il cristianesimo è quindi qualcosa di materialistico o di idealistico?
La risposta categorica. Il cristianesimo non è qualcosa di materialistico né d’idealistico, ma di realistico. Il cristiano crede nella realtà e nell’esistenza oggettiva di questo mondo materiale; esso non è, come in certe religioni mistiche, un’illusione della mente. Noi crediamo ugualmente anche nella realtà e nell’esistenza oggettiva dello spirito e crediamo che non si tratta semplicemente di una idea. Ma questi due, spirito e materia, non sono in opposizione o in contrasto fra loro. Per manifestarsi, lo spirito dipende dalla materia; per farsi comprendere, l’invisibile dipende dal visibile (Kolossenzen 1:6; Joden 11:3; Romani 1:19, 20). Allo stesso tempo la materia, il nostro corpo, Bijvoorbeeld, acquista un significato solo quando gli vengono dati spirito e vita.
Il cristianesimo differisce perciò da quella antica filosofia che considerava la materia come naturalmente malvagia e che riteneva fine della vita quello di sfuggire alla realtà materiale. Questo è monasticismo o evasione dalla realtà, un equivoco sulla vera dottrina cristiana. Integendeel, il cristianesimo sostiene che l’uomo dovrebbe manifestare nella vita pratica e materiale la bontà e l’amore di Dio. Cristo ha detto:
Perché ebbi fame, e mi deste da mangiare; ebbi sete, e mi deste da bere; fui forestiere, e mi accoglieste fui ignudo, e mi rivestiste; fui infermo, e mi visitaste; fui in prigione, e veniste a trovarmi… In verità vi dico che in quanto l’avete fatto ad uno di questi miei minimi fratelli, l’avete fatto a me » (Matteo 25: 35-40).
Il profeta dell’Antico Testamento diceva:
Il digiuno di cui mi compiaccio non è egli questo: che si spezzino le catene della malvagità, che si sciolgano i legami del giogo, che si lascino liberi gli oppressi, e che s’infranga ogni sorta di giogo? (Jesaja 58:6).
E l’apostolo Paolo scriveva:
Sia dunque che mangiate, sia che beviate, sia che facciate alcun’altra cosa, fate tutto alla gloria di Dio (1 Korintiërs 10:31).
Il cristianesimo crede anche che lo spirito (compreso Iddio, l’anima, bijv.) sia qualcosa di reale ed esistente oggettivamente. Noi affermiamo perciò che lo scopo principale della vita non è il possesso di cibo, di abiti e di molte altre specie di agi materiali. Anche se la popolazione del mondo risolvesse in maniera soddisfacente i problemi del cibo, dell’abbigliamento e l’alloggio, non si sarebbe per questo raggiunto il fine più elevato della vita. L’uomo è un essere immortale; ha bisogni spirituali oltre che materiali.
Gesù Cristo ha detto:
Non di pane soltanto vivrà l’uomo, ma d’ogni parola che procede dalla bocca di Dio (Matteo 4:4).
E’ questo l’atteggiamento fondamentale del cristiano nei confronti della vita.
I materialisti dichiarano che questo mondo ha natura soltanto materiale; per prima cosa viene la materia e al secondo posto è la mente. Essi affermano che poiché la terra esisteva già molto prima ch’esistesse la vita, la verità oggettiva è che la materia esisteva prima della mente. La mente deriva perciò dalla materia, le è annessa e non può esistere da sola. Un tale ragionamento sembra giusto ed i materialisti lo ritengono inoppugnabile. Ma ad uno studio accurato esso si rivelerà insostenibile.
from "Questions concerning the faith"